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Come? Prendendo a modello la regola vigente nella più grande democrazia di questo mondo per il suo comandante in capo: due mandati e basta. Fu introdotta nel 1951, attraverso il XXII emendamento alla costituzione americana; non a caso, dopo i quattro mandati consecutivi ricoperti da un presidente che pure si chiamava Roosevelt. Se questa regola vale per Obama, può ben valere per un consigliere comunale, per un ministro, per un deputato. Anzi: sarebbe salutare anche per rompere il potere delle oligarchie sociali, dei potentati economici, delle cupole accademiche. Stabiliamo che nessuno possa mai sedersi per la terza volta sulla medesima poltrona, quale che sia la poltrona in palio e quale che sia il procedimento d'investitura, nomina o elezione o cooptazione. Se poi si tratta di una persona di valore, gli troveremo un altro ruolo in cui potrà rendersi utile. Ma intanto faremo spazio a forze fresche, perché è soprattutto a liberare questo spazio che serve la rotazione delle cariche.